CANDIA DEI COLLI APUANI UNA DOC DA RISCOPRIRE
Dopo la DOC
Colli di Luni, interregionale con la Liguria, la DOC Candia dei Colli Apuani è
la prima zona vitivinicola che troviamo sulla costa Toscana.
La produzione delle uve del vino Candia si
attua nelle colline situate a pochi chilometri dal mare, nella provincia
di Massa-Carrara, “appoggiate” alle cime più alte delle Alpi Apuane; gli impianti
sono realizzati interamente su terrazzamenti. Si può parlare quindi di una
viticultura “estrema” e data l’aspra pendenza tutte le operazioni in vigna
vengono eseguite, rigorosamente, a mano.
I
riferimenti storici risalgono al 1508 e le prime note sulle tecniche di uvaggio
e di vinificazione al Bollettino del Comizio Agrario di Massa del 1878.
L’areale
di produzione più caratteristico è costituito da un blocco omogeneo collinare
fra Massa e Carrara formato da arenarie quarzoso-feldspatiche intercalate a
siltiti e argille; frequenti le formazioni di calcareniti.
In
questo suggestivo paesaggio troviamo Belfior, una giovane e
dinamica realtà, di circa 7 ettari vitati. Questa piccola azienda, a conduzione
familiare, nasce dalla voglia di creare vino di Tiziano Fioravanti che, orgoglioso,
ci parla dei suoi prodotti:
Bocciolo,
Aleatico in purezza, un Metodo Charmat intrigante e variegato; per regalare lo
splendido color rosa intenso si esegue una macerazione di 24 ore sulle bucce. Al
naso spicca la rosa canina per poi passare alla fragolina di bosco, al lampone e
all’iris, sul finale si riconosce il caratteristico sentore varietale
dell’Aleatico; bella la corrispondenza gusto olfattiva, chiude, infine, con il
ricordo della dolcezza delle fragoline, esaltata da un residuo zuccherino di
circa 18 g/l. Un vino sicuramente molto versatile adatto a un semplice aperitivo,
o come accompagnamento ai classici salumi toscani o a crudités di pesce;
Ripazzo,
Vermentino 50%, Trebbiano 20% e Malvasia di Candia 30%, un prodotto giallo
paglierino che regala profumi florali, come acacia e tiglio con un tocco di
camomilla, e fruttati come ananas, susina e pesca bianca. Al gusto le sensazioni
fruttate sono quelle che prevalgono, i 2 g/l di zucchero non svolto lo rendono di
facile beva; ideale per calde serate estive o per un semplice aperitivo in
compagnia;
Leo,
100% Vermentino, un giallo paglierino con riflessi dorati. Il bouquet riflette
il territorio di provenienza; si percepiscono sensazioni dolci di acacia e di
miele di rododendro, ma anche quelle più particolari di sambuco ed erbe
aromatiche, il tutto vivacizzato poi da note minerali. In bocca è “pieno”, buono l’equilibrio tra
morbidezza e acidità, bella la persistenza e con un finale morbido e resinato.
Si abbina bene a piatti di carne bianca o a preparazioni “importanti” a base di pesce, ma anche a formaggi con una buona
stagionatura;
Ciocco,
San Gioveto, Syrah, Merlot e Massareta, un vitigno locale; un rosso rubino
intenso, al naso si alternano le note tipiche del Sangiovese a quelle speziate
del Syrah; al secondo naso si percepiscono sentori di visciola, mirto, pino
marittimo e note terziarie di affinamento. In bocca non tradisce le
aspettative; la nota un po’ animale del Sangiovese si rivela, ma è mitigata dal
Merlot e dal Syrah. Freschezza e mineralità lo rendono ideale con carne alla
griglia e piatti ricchi di “succulenza”.
Un’Azienda,
come abbiamo già detto, giovane, ma con una grande voglia di migliorare e
progredire per crearsi un proprio spazio nella grande realtà vitivinicola
italiana. Tiziano dedica molta attenzione a tutte le fasi della produzione e
andandolo a trovare si resta colpiti dalla sua passione e disponibilità. Un Ripazzo,
o un Bocciolo, accoglierà gli eventuali visitatori, e grazie alle 3,5 atm, risultano
un ottimo calice di benvenuto!
La
Toscana è ricca di grandi vini, con nomi importanti, apprezzati sia in Italia
che all’estero, cerchiamo anche di conoscere un territorio rimasto
ingiustamente sopito!
Nessun commento:
Posta un commento