Il Lentisco è un cespuglio sempreverde dall'intenso aroma
balsamico, dai cui frutti (drupe) si ricava un olio ad alto valore
nutrizionale.
Questa pianta, che
cresce spontaneamente in tutto il bacino del mediterraneo, è stata per secoli
presente nella quotidianità della gente più povera grazie alle sue molteplici
virtù: risorsa
alimentare, medicamentosa e utile alle più svariate attività produttive. Ne
sono testimonianza le citazioni di numerosi autori greci e romani che riportano
un uso intensivo di tutte le parti dell’arbusto: il legno, i frutti, le galle,
la resina e le foglie. Anche ai giorni nostri il lentisco è utilizzato per
molteplici scopi dall'impiego in profumeria alla medicina tradizionale; il suo
legno è apprezzato per la produzione di carbone vegetale e per i lavori d’intarsio,
le foglie, le galle e la corteccia sono impiegate per la concia del pellame
mentre dal tronco si estrae una resina usata nell'industria alimentare, nella
medicina tradizionale e nella pittura. Ma è dal frutto che si ricava un “oro scuro”. In pochissime zone della Tunisia, dell’Algeria e della
Sardegna si produce questo prodotto secondo l’originario processo artigianale
che prevede bollitura delle drupe, spremitura manuale e separazione dell’olio
affiorante che viene poi portato a temperature elevate per separare il grasso
alimentare vero e proprio dalla componente mucillaginosa caratterizzata da
notevole astringenza. L’olio così prodotto possiede spiccate proprietà organolettiche
grazie a note fresche, balsamiche, aromatiche e al suo sapore deciso.
Interessante è
anche una ricerca condotta da Dan Buettner per la NationalGeographic sulla longevità in alcune aree della
Sardegna dove l’olio di lentisco viene usato e grazie a sostanze che
preservano dall'invecchiamento è stato ribattezzato “elisir di lunga vita”.
L’olio di
lentisco ha una buona concentrazione in tocoferoli, importanti antiossidanti conosciuti come vitamina E, una buona concentrazione di
polifenoli; ha una
contenuto di 8,1 grammi di tocoferoli per ogni chilo di olio e il tocoferolo α,
ad attività antiossidante più elevata, è presente per il 93,62% sul totale dei
tocoferoli.
Mediflora, dal prezioso lentisco di
Sardegna, crea Ylo e Stincu un olio multifunzionale
adatto sia per un uso gastronomico sia per le proprietà curative.
L’olio
di Lentisco ha un gusto balsamico che richiama i sentori della macchia
mediterranea, in bocca è persistente e tannico. In cucina può essere aggiunto a insalate crude e cotte, per aromatizzare
carni e pesci arrosto e per dare una certa personalità alle fritture.
Giuseppe Bissacot,
Executive Sous Chef di Forte Village,
ha creato una serie di ricette in cui dimostra la grande duttilità di Stincu.
Anche nella cosmesi questo prodotto trova largo impiego: può essere usato per lenire dolori di vario
genere, scottature, e grazie alle sue proprietà emollienti è utilizzato per dermatiti,
eczemi e come idratante e cicatrizzante per la pelle.
Oltre
alle particolari note sensoriali, nutrizionali e salutistiche insite in quest’olio,
l’impiego del lentisco crea anche opportunità riguardanti la sostenibilità, il
rispetto della biodiversità e la difesa del territorio. Questa pianta, tipica
della vegetazione mediterranea, è frugale, capace di rigenerarsi dopo eventi
come l’incendio o il taglio. La sua resistenza
all'aridità, la scarsa appetibilità da parte degli erbivori, grazie alla
componente tannica, e la sua capacità di migliorare il terreno la rendono
importante anche dal punto di vista ecologico per il recupero e l'evoluzione di
aree degradate.
L’olio
di lentisco con la sua tradizione millenaria merita indubbiamente maggiore
attenzione e approfondimenti che mettano in piena luce le sue proprietà
nutrizionali e salutistiche e la capacità di tipizzare un territorio nel
rispetto della sua salvaguardia e della sostenibilità: è questo che Mediflora
insieme a Gabriele Maiorano, ricercatore presso l’Istituto
Italiano di Tecnologia - Center for Biomolecular Nanotechnologies, tentano di fare.
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