I VINI DOLCI: NUOVA
REALTA’ BOLGHERESE
Bolgheri, una realtà enologica di grande
importanza, famosa in tutto il mondo per i suoi grandi vini rossi; territorio
che ha dato i natali al primo grande Super Tuscan.
Non tutti sanno che nel primo
disciplinare del 1983 erano tutelati solo i vini bianchi e i rosati. Ora, da
qualche anno, hanno fatto la loro comparsa i vini dolci; cinque le aziende che
si sono cimentate in questa impresa. I vitigni utilizzati sono diversi così
come lo sono i prodotti ottenuti. Vediamoli nel dettaglio:
Dedicato a Vincenzino
(Fornacelle): un vino dolce dedicato al padre di Stefano Billi,
proprietario dell’azienda, scomparso qualche anno fa. 100% Fiano; i grappoli
fanno un appassimento in pianta e si esegue una vendemmia tardiva circa a metà
novembre. Nel bicchiere si presenta come ambra lucente. Il bouquet è delicato e
variegato. L’albicocca la fa da padrona, seguono poi note di arance candite e
miele; sul finale, delicati sentori eterei avvolgono il tutto. In bocca un dolce
non stucchevole; si accompagna bene a formaggi di media stagionatura e a dolci
di pasta frolla, come ad esempio una crostata all’albicocca e perché no alla
Campigliese.
Lunatico (Cipriana):
una delle aziende più antiche della zona del bolgherese; ci propone un vino
ottenuto da 100% Aleatico passito affinato un anno in una piccola barrique; sì,
solamente una, che ci regala circa 300 bottiglie da 375 cl. L’ultimo nato tra
queste nuove realtà dolci; infatti la prima annata è del 2011 e la seconda sta
riposando per dare il meglio di sé il prossimo anno. Un rosso rubino cupo che
piano piano si apre nel bicchiere. Il primo sentore è quello degli aromi
primari del vitigno, poi si sviluppano note balsamiche e di macchia
mediterranea. L’acidità ben presente rende il prodotto di buona beva adatto ad
accompagnare crostate ai frutti di bosco.
Nobilis (Terre
del Marchesato): nasce da grappoli di Vermentino attaccati dalla Botrytis Cinerea
“muffa nobile”, sviluppatasi grazie a delle particolari condizioni climatiche di
quella zona; nebbie mattutine e sole pomeridiano. La raccolta avviene i primi
di Novembre. Affina per dodici mesi in barrique nuove e se ne producono circa
2000 bottiglie da 375cl. Il vino si presenta giallo paglierino con delicate
note di zafferano che lasciano poi il posto a quelle caratteristiche del
Vermentino dell’Emilio Primo prodotto dall’azienda. Piano piano, si fanno
spazio sfumature di pesca gialla, albicocca e miele di erica. L’acidità è ben
presente e il residuo zuccherino, per questa tipologia, da spazio ad
abbinamenti sia dolci che salati.
Virivè (Casa
di Terra): 100% Alicante, appassito naturalmente in pianta, vinificato
secondo tradizione e affinato in carati di rovere francese. Un rosso rubino
profondo, dal bouquet intrigante e articolato. Al primo naso sorprendono le
note di cassis e piccoli frutti neri sotto spirito, in seguito si sprigionano
sfumature incensate, balsamiche di macchia mediterranea; in bocca è avvolgente
e con una PAI (Persistenza Aromatica Intesa) importante. Perfetto in
abbinamento con cioccolato o dolci a base di cacao.
Ornus (Tenuta
Ornellaia): 100% Petit Manseng, i vigneti sono situati nella parte alta di
Bellaria; color oro antico con riflessi più o meno intensi secondo l’annata.
Quest’ultima influisce sul bouquet. Il naso di grande complessità con intense
note di frutta esotica matura, pesca, albicocche secche e miele; l’annata 2010
ha note un po’ più fresche che ricordano la linfa. In bocca colpisce una grande
ricchezza, dove la dolcezza è perfettamente bilanciata da intense note fruttate
e un’acidità viva e fresca che non può mancare in un grande passito. In bocca
il 2008 risulta più ricco di zuccheri, dovuti alle elevate temperature; il
lungo finale è accompagnato da note di tostatura e di caramello. Per il momento
si producono circa 1500 bottiglie, ma l’obiettivo è di raddoppiare la
produzione. Rispetto agli altri vini dolci della zona Ornus si differenzia, oltre che per la scelta del vitigno e dello
stile, anche per la particolare forma della bottiglia che ricorda un po’ le
“anfore” del passato.
Aleatico, Alicante, Fiano, Petit Manseng,
Vermentino; passito, muffato o vendemmia tardiva: cinque realtà uniche e
particolari da conoscere e degustare a seconda della situazione.
Dopo i vini dolci che cosa ci regalerà
questo territorio così particolare? Magari un vino mosso o perché no uno
spumante!
(Articolo pubblicato su Bolgheri News luglio 2013)
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