Un Fuori Expo con
degustazione al Devero Hotel
Con il 2 di
Luglio si sono concluse le due Serate di Gala delle Donne del Vino della
Lombardia, entrambe hanno riscosso un grande successo. Gli “onori di casa” sono
stati fatti da Giovanna
Prandini, produttrice e Delegata Regione Lombardia LE DONNE DEL VINO. Tra i presenti
molti i giornalisti, tra i quali Franco Ziliani, e appartenenti all’Associazione
Italiana Sommelier come il Presidente Nazionale Antonello Maietta, il
Presidente Lombardia Fiorenzo Detti, la delegata di Bergamo Roberta Agnelli e
la delegata di Sondrio Elia Bolandrini. Tanti, troppi i nomi da ricordare…ma i
protagonisti, come sempre, sono stati i vini, i buoni vini presentati dagli
stessi produttori provenienti dal Nord al Sud dell’Italia.
Un’occasione
per parlare con l’altra metà del cielo che tinge la volta celeste di tutte le
sfumature del rosa, compreso il rosso; rosso come la passione che queste donne
mettono nella realizzazione dei loro prodotti. Donne innovative, che non hanno
paura di andare tra i filari delle vigne per occuparsi di queste in prima
persona.
Tanti i
produttori presenti, ma diamo la precedenza ai vini cooprotagonisti della
serata insieme ai loro creatori:
Fortulla
rosè sia in
versione ferma che spumantizzata, ottenuti da un blend di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon dell’Azienda Agrilandia di
Castiglioncello in provincia di Livorno. Degna di nota la versione spumante,
ultimo uscito, che regala profumi con un nerbo vigoroso che rispecchia la zona
d’origine.
Verdicchio dei Castelli di Jesi, minerale e sapido, Rosso
Piceno, verticale nella sua coerenza, e l’intrigante Vino di Visciola dell’Azienda
Ceci Enrico.
La Santissima Franciacorta Brut Millesimato e La Santissima Franciacorta Brut
Satèn dell’omonima Azienda Castello di Gussago La Santissima, prodotti
eleganti e sofisticati che rispecchiano la personalità della produttrice.
Monfort
Rosé Trento Doc Brut dell'azienda Cantine Monfort situata a Lavis, gradevole borgo a nord di
Trento; un naso agrumato con una bella persistenza anche in bocca dove si
ritrovano queste note citriche.
Brut
Rosé “La Rocchetta” Metodo Classico, della Società Agricola La Rocchetta,
ottenuto da uve Merlot in purezza, si presenta con un color ramato, il bouquet
va dalla frutta di bosco matura alla ciliegia, coerentissimo anche in bocca
dove ritroviamo quasi il gusto della melagrana.
Spumante Mucci un blend di Falanghina e Pecorino Extra
Dry, dell’Azienda Mucci, dalla buona
sapidità e una piacevolissima sensazione di agrume resa ancora più piacevole
dal residuo zuccherino della tipologia.
Magot magia di
Pinot, di Castello di Luzzano 100% Pinot nero, un metodo Charmat che fa esaltare
le note fruttate del vitigno virando poi su un’inaspettata ma gradevolissima
sensazione di mela verde.
Trebbiano di Lugana, dell’Azienda
Sansonina, un bianco ben strutturato
dove si ritrova la nota minerale e sapida data dal territorio, ma senza tralasciare
le sensazioni di frutta a polpa gialla.
Madonna della Scoperta, Trebbiano di Lugana
Superiore, un bouquet che ci regala note di vaniglia, frutta a polpa gialla e un
tocco di mineralità e sapidità, impronta tipica del terreno; Drajibo un
uvaggio di Riesling, Trebbiano di Lugana e Incrocio Manzoni, un
prodotto dolce, con una buona freschezza; il bouquet è tutto improntato
sui frutti tropicali, miele e albicocche disidratate, tutte note che ritroviamo
all’esame gusto olfattivo. Entrambi i prodotti sono dell’Azienda Perla del Garda, che ha fatto
del Turbiana il suo portabandiera.
Castello di Grumello prodotto con uve Merlot e Cabernet
Sauvignon, il naso è delineato da delicate note di vaniglia e frutti di bosco,
in bocca è morbido e speziato, elegante come la produttrice Cristina
Kettlitz dell’azienda Castello di
Grumello.
Donna
Marta Rosso un taglio bordolese ottenuto da Merlot e Cabernet
Sauvignon, al naso spiccano i piccoli frutti a bacca nera seguiti da note
balsamiche, speziate e di macchia mediterranea; avvolgente in bocca con tannini
rotondi. Presentato direttamente da Marta Mondonico dell’azienda Tenuta le Mojole.
Cristina
Kettlitz e Marta Mondonico possono, a ragione, essere definite le due Signore della Valcalepio che si identificano
nei loro vini che realizzano con tenacia e passione.
Se si parla di “Signore del vino lombarde” come non nominare la Signora
del Groppello: Eleonora
Zuliani, dell’Azienda Zuliani Emilio,
che ci presenta orgogliosa il suo Chiaretto ottenuto da Groppello gentile, Marzemino, Barbera e Sangiovese,
delicatissimo e piacevolissimo con sentori di watermelon e pesca bianca, bella la componente glicerica
sostenuta da una buona spalla acida.
Biancamano, un Erbaluce
delle Cantine Briamara, le uve sono sottoposte a criomacerazione, si sprigionano così profumi floreali e fruttati come le note agrumate e un
richiamo di erba appena tagliata.
Arlandino,
100% Grignolino di Tenuta Santa Caterina, un vitigno da riscoprire; fragranza e personalità escono
fuori dai canoni tradizionali e insieme al tannino delicato fanno di lui un vino
camaleontico che si adatta bene a varie occasioni.
Amartè Piemonte Albarossa, dell’Azienda
Cossetti; l’Albarossa è un vitigno ottenuto dall’incrocio di Nebbiolo e
Barbera, il vino ha sentori di frutti
rossi, una leggera speziatura e una bella freschezza.
Scrapona Moscato d'Asti, il profumo è aromatico intenso e
persistente con note di agrumi, miele, tiglio, pesca, fiori d’arancio e quella
tipica di salvia sclarea.
Il sapore dolce è sorretto da una buona freschezza. Pineto Brachetto d'Acqui il bouquet va dalla rosa al geranio,
dai frutti rossi, come more, lamponi, fragole e ciliegie, al muschio, anche qui
il tutto è sorretto da una bella freschezza. Entrambi i prodotti sono dell’Azienda Marenco storica
cantina situata nel comune di Strevi.
Chianti Gran Selezione, Castello di Quercieto, un Sangiovese in tutta la sua eleganza,
tannini vellutati e un frutto che vira poi su note terziarie. Della stessa
azienda troviamo il QueRceto Romantic, un vino, nato dall'incontro di tre uve, Petit Verdot, Merlot e Syrah,
provenienti da 3 vigne
diverse piantate tutte nel 2003, che vuole celebrare uno speciale evento della mitologia. Un vino ancora indomato a causa della sua
giovane età, ma che di sicuro regalerà grandi piaceri nel giro di qualche anno.
Rosso di Montalcino, Cinelli Colombini, anche qui troviamo un Sangiovese in purezza, ma con il nerbo e l’impeto della sua gioventù nonostante sia un 2012. Il frutto qui è ancora imperante e troviamo quello che i toscanacci definiscono “l’ignoranza del Sangiovese”, un vitigno che deve essere conosciuto per poterlo apprezzare in tutte le sue declinazioni.
In queste due serate di Gala erano in degustazione i prodotti di Fratelli
Beretta, sponsor di Expo 2015, del Caseificio Taddei (11/6) e Scuola
alti formaggi (2/7).
Tanto ancora ci sarebbe da dire e da raccontare, ma per il momento mi limito a ricordare le ultime due cene: il 9 luglio al RISTORANTE LA LOCANDA DEI BECCARIA in OLTREPÒ (€ 50,00) e il 16 luglio al RISTORANTE CROCE BIANCA a VESTONE in provincia di Brescia (€ 40,00). Ad un menù del territorio saranno abbinati i vini delle socie produttrici di tutta Italia a un prezzo fisso, dove sicuramente ci sarà da divertirsi perché ognuno si potrà scegliere il proprio vino e giocare con tutti gli assaggi possibili!
Tanto ancora ci sarebbe da dire e da raccontare, ma per il momento mi limito a ricordare le ultime due cene: il 9 luglio al RISTORANTE LA LOCANDA DEI BECCARIA in OLTREPÒ (€ 50,00) e il 16 luglio al RISTORANTE CROCE BIANCA a VESTONE in provincia di Brescia (€ 40,00). Ad un menù del territorio saranno abbinati i vini delle socie produttrici di tutta Italia a un prezzo fisso, dove sicuramente ci sarà da divertirsi perché ognuno si potrà scegliere il proprio vino e giocare con tutti gli assaggi possibili!
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