16 maggio 2014

GUARDA BOSCHI TENDE LA MANO A BAROLO BUSSIA

 DUE STILI, DUE MONDI, DUE GRANDI VINI CHE PARLANO DI ELEGANZA! 

Monforte d’Alba, Località Bussia, circondati da uno splendido panorama vitivinicolo, nella cantina di Giacomo Fenocchio, il 15 maggio ha avuto luogo un’insolita degustazione. Si può dire che un Bolgheri DOC Superiore ha fatto la conoscenza del Barolo. Due uvaggi diversi, due vini differenti, accomunati da una grande eleganza.

Sei annate a confronto…2001, 2003, 2004, 2005, 2007… uguali per entrambe le tipologie…2011 per Bolgheri e 2010 per il Barolo.

L’Azienda Agricola FORNACELLE, situata nel cuore della “Bolgherese”, nasce alla fine dell’Ottocento. Il nome è a testimonianza delle numerose ed antiche fornaci, i cui resti si trovano ancora sotto la cantina. La Fattoria, a conduzione familiare, si estende su una superficie di 15 ettari. L’ Azienda, di proprietà della famiglia Billi-Batistoni da quattro generazioni, ha avuto un nuovo inizio nel 1998, anno in cui Stefano Billi ha raccolto l’eredità familiare ed ha impiantato il nuovo vigneto, selezionando vitigni e cloni a seconda del tipo di suolo presente nei diversi appezzamenti. In seguito, nella conduzione aziendale, a Stefano si unita anche la moglie Silvia. Oltre alla vigna un oliveto, di circa 1000 piante, e altre coltivazioni ortofrutticole completano il quadro produttivo.
La filosofia produttiva dell’azienda FORNACELLE prende origine dal sapere contadino e dal rispetto per i cicli stagionali della natura, per arrivare all’utilizzo di tecniche moderne, per salvaguardare l’irripetibilità di un prodotto e del suo territorio. Ogni cultivar ha una sua peculiarità e viene trattata distintamente nella potatura, nella selezione dei grappoli, nel diradamento fogliare e in vendemmia.
GUARDA BOSCHI BOLGHERI D.O.C. SUPERIORE è il toponimo di una zona, già vigneto dei Conti Della Gherardesca, dove, da impianti del 1998, si producono le uve per realizzare questo vino. Il vigneto è posizionato a 40-60 m. sul livello del mare, all’interno di una zona, che per la sua conformazione, è stata denominata Anfiteatro Bolgherese, con esposizione a Sud.
Un taglio bordolese composto da 40% Merlot, 30% Cabernet Franc e 30% Cabernet Sauvignon.
Ogni singolo vitigno viene vinificato in purezza in barrique aperte di rovere francese. Fermentazione e macerazione hanno una durata di 18 giorni e vengono utilizzati soltanto i lieviti presenti nell’uva. L’affinamento si svolge per 15 mesi nelle stesse barrique, nuove, in cui è avvenuta la fermentazione e poi per 12 mesi in bottiglia. Il vino non subisce alcuna filtrazione.
Ricordiamo che il Guarda Boschi è stato un Bolgheri DOC fino alla vendemmia 2005, “ le vigne erano ancora troppo giovani per produrre un Superiore” – spiega Stenano Billi- “ma in realtà nulla è cambiato a livello produttivo e di selezione! È stata solo una scelta aziendale!”.
La degustazione ha messo in luce l’eleganza dei vini e la loro evoluzione nel tempo…
2001 granato, con profumi terziari evidenti; liquirizia e spezie dominano incontrastate;
2003 a dispetto dell’annata, la più calda del decennio, ancora vivo e presente; note eteree e di frutta in composta;
2004 note fruttate di sottobosco e cassis, grande freschezza, tannino morbido;
2005 naso elegante e articolato che va dal sottobosco alle visciole, dalla resina alla vaniglia. Avvolgente e persistente in bocca;
2007 si differenzia per una leggera nota vegetale più evidente rispetto alle altre annate.
2011 ancora giovane, ma dalle grandi potenzialità. Piacevole, avvolgente con un tannino graffiante che ci fa intravedere un grande vino in evoluzione sotto mentite spoglie.
Ricordiamo la coraggiosa scelta aziendale di non uscire con nessun “Superiore” 2010, ritenendoli non all’altezza a causa della difficile annata.

Barolo uguale Nebbiolo, vino elegante e austero, ma il cru Bussia, a Monforte d’Alba, è riconosciuto come uno dei più vocati; regala vini con caratteristiche particolari: profumi che nel tempo evolvono in goudron, elevata struttura, grande mineralità e con un colore molto intenso.
Il Barolo Bussia dell’Azienda Fenocchio è prodotto da un vigneto di circa 5 ettari con esposizione a Sud – Sud/Ovest, posizionato a 300 metri s.l.m.; l’età media delle viti è di 30 anni.
La vinificazione avviene mediante metodo tradizionale a lunga macerazione; la fermentazione è naturale senza aggiunta di lieviti per 30 giorni circa in vasche di acciaio inox e l’affinamento avviene per 6 mesi in tini di acciaio inox, 30 mesi in botti di rovere di Slavonia di grande capacità (35-50 hl) e poi successivamente in bottiglia.

2001 rosso granato scarico, tipico del Nebbiolo; pot-pourri di rosa con note di chinotto, elegante e fresco, con trama sottile;
2003 annata difficile, ma perfettamente in forma; tannino presente su note di spezie dolci e pepate;
2004 la rosa prevale in questo bouquet dolce e una leggera nota di linfa gli da un po’ di verve. Chiude con un finale ammandorlato;
2005 elegante e complesso al naso, avvolgente e persistente in bocca. Un vino intrigante con morbidi tannini;
2007 morbido, persistente e avvolgente. L’annata calda dà la sua impronta rendendolo quasi “ruffiano” e di facile beva;
2010 note cupe, frutta, visciole; in bocca è piacevole, ricco di glicerina, ma con una bella spalla acida. Un vino che non ci dispiacerebbe ritrovare nel bicchiere tra qualche anno.


Concludendo: due grandi vini che rispecchiano due territori straordinari…impossibile fare dei confronti, ma che tutti vorrebbero trovarsi nel bicchiere!


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