PODERE IL CASTELLACCIO
PRESENTA: VALÉNTE
Podere il Castellaccio, situato in
Località Segalari, fu acquistato intorno agli Anni Cinquanta da Luigi Corradini
e Lia Bartalini spinti dall’amore per la natura. La responsabilità della Tenuta
è passata di mano in mano, prima al figlio e ora al nipote, Alessandro Scappini;
oggi si estende per più di quindici ettari, suddivisi in vigneti, oliveti,
bosco e una piccola parte dedicata all’allevamento dei cavalli. Da sempre
l’azienda cerca di coniugare le vecchie tradizioni, come la raccolta e la
potatura effettuate rigorosamente a mano, con la modernità delle nuove
tecnologie di frangitura e di vinificazione.
Visto i risultati incoraggianti,
Alessandro, nel 2013, presenta il suo secondo vino “Valénte”. Un prodotto nuovo un po’ in contrasto con le tendenze del
territorio, ma rivolto alla riscoperta delle tradizioni. Valénte è un blend composto al 70% da Sangiovese
e il 30% rimanente suddiviso tra Ciliegiolo, Foglia Tonda e Pugnitello. Questa
volta il “Principe” dei vitigni
toscani viene affiancato da 3 vitigni minori, ma sempre della tradizione.
Il Ciliegiolo, da sempre usato in
uvaggio con il Sangiovese, regala tenore alcolico e un fresco sentore di
ciliegia. Il Pugnitello
conferisce, in uvaggio, particolari caratteristiche adatte per
l’invecchiamento. Il
Foglia Tonda, invece, regala note di
violette, piccoli frutti, prugne secche e confettura, e un’elevata tannicità.
L’affinamento avviene in
Tonneaux per 12 mesi e successivamente riposa in bottiglia per altrettanti
mesi. Colore rosso rubino profondo e luminoso. Al naso predominano note eleganti
di spezie accanto a richiami di visciole e piccoli frutti a bacca nera, note
balsamiche, vaniglia e sentori resinati della pineta mediterranea; la più
classica espressione di un vino autoctono toscano. In bocca la trama tannica è
fitta ed elegante ancora in evoluzione verso morbide sensazioni vellutate.
Concludendo Valénte è un vino che deve ancora affrontare il giudizio del pubblico,
ma sicuramente la stoffa non gli manca e per farlo risaltare basterà metterlo
in abbinamento con prodotti del territorio, dai formaggi ai salumi, dai primi
piatti a base di sughi di carne alla classica rosticciana.
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