2 luglio 2015

“I Top Player del Veneto – I grandi Veneti si confrontano per un’amichevole”

Il primo di Luglio, nel Padiglione Vino Expo 2015, ha avuto luogo la degustazione “I Top Player del Veneto – I grandi Veneti si confrontano per un’amichevole”; evento realizzato grazie al Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, in collaborazione con UViVe (Unione consorzi Vini Veneto).  
Sono scesi in campo: Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Prosecco, Valpolicella e Soave. Il “singolar duello” dedicato ai Top Player del Veneto si è svolto nell’Area Veneto del Padiglione Vino di Expo Milano, sulla terrazza panoramica del secondo piano da cui si poteva ammirare l’Albero della Vita.


Hanno guidato la degustazione, alternandosi Enrico Fiorini e Gianluca Boninsegna, migliori Sommeliers AIS del Veneto rispettivamente 2014 e 2015; l’introduzione alle varie zone, al contrario, è stata fatta da Nazareno Vicenzi Unione consorzi Vini Veneto Doc, Renata Toninato del Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Luca Giavi Direttore Consorzio di tutela della DOC Prosecco e Aldo Lorenzoni Direttore Consorzio tutela Soave.

Si è iniziato a parlare della zona del “Prosecco”. Le Colline di Conegliano Valdobbiadene si trovano in una posizione ideale per la viticoltura, tra il mare e le Prealpi e presentano un clima mite e temperato. La loro posizione da est a ovest favorisce l’esposizione al sole dei vigneti situati sui versanti meridionali e l’elevata piovosità è perfetta per la coltivazione del vitigno Glera.  Tra Conegliano e Valdobbiadene interessante è la diversità dei suoli: la zona di Conegliano è caratterizzata da terreni argillosi di origine alluvionale e morenica, che regalano vini ricchi di struttura contraddistinti da un aroma fruttato; la zona di Valdobbiadene si contraddistingue per terreni di origine molto antica, composti da morene e arenarie che  producono vini di grande finezza con profumi floreali e fruttati.
Per la produzione del Conegliano Valdobbiadene sono ammesse le seguenti varietà: Glera min. 85%, si possono utilizzare varietà locali come Verdisio, Bianchetta, Perera o Glera Lunga e varietà internazionali Pinot e Chardonnay (per lo spumante).
Le tipologie del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG sono : Brut ( fino a 12 g/l di residuo zuccherino), Dry ( da 12 a 17 g/l di residuo zuccherino) e  Extra Dry ( da 13 a 32 g/l di residuo zuccherino) ed è questa tipologia che ha fatto grande il “Prosecco” nel mondo.
Le Rive, Denominazioni Comunali, è una tipologia introdotta con il nuovo disciplinare per esaltare la varietà del Conegliano Valdobbiadene. “Rive” è un termine che nella parlata locale indica i vigneti posti in terreni scoscesi; prodotto esclusivamente nella versione Spumante, da uve vendemmiate a mano provenienti da un singolo comune o una frazione.
Passiamo poi al famoso “Prosecco Cartizze”, di cui tutti parlano, ma pochi lo conoscono veramente. Al vertice qualitativo della Denominazione Garantita rimane lo spumante della storica

sottozona del “Superiore di Cartizze” che, vale la pena ricordare, proviene da soli 107 ettari di vigneto fra le colline scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. I terreni di questa zona sono di origine molto antichi, formati da morene, arenarie e argille.


Passiamo poi dalle bollicine ai vini bianchi e Aldo Lorenzoni Direttore Consorzio tutela Soave inizia a raccontare questo territorio di origine vulcanica e ricorda che già nel 1931 il Soave fu il primo fra i vini Italiani ad essere riconosciuto come vino “tipico e pregiato”, tutela ed identità che vennero poi ribaditi definitivamente con il riconoscimento della Denominazione di origine controllata nel 1968.
La Garganega è il vitigno principe della zona e in queste colline di terreno tufaceo, di origine vulcanica, con importanti affioramenti calcarei si è andata a realizzare un’ideale simbiosi di ambiente e vitigno per la produzione di grandi vini bianchi di qualità e di grande longevità.
Questa cultivar regala un bouquet in cui i profumi predominanti sono la mandorla e i fiori bianchi ed in bocca è contraddistinta da una bella mineralità.
Durante la degustazione l’attenzione dei presenti è caduta su una particolare etichetta posta sulle bottiglie di Soave. Ecco lo spunto per parlare dell’Etichetta Etica, un progetto realizzato in collaborazione con l’editore DamolGraf teso a promuovere il valore comunicativo della singola bottiglia e a riqualificare il parco enologico del Soave con il finanziamento per il restauro del percorso dei dieci capitelli. Sul tema della sostenibilità ecco l’Etichetta Verde del Soave: un’indagine su diciotto potenziali criticità evidenziando in etichetta l’impegno di ogni azienda sul fronte del consumo di acqua, aria e suolo.

E per finire ecco arrivare i grandi vini rossi della Valpolicella ed è Nazareno Vicenzi a introdurci in questa zona salvaguardata dal Consorzio Tutela Vini Valpolicella. La zona della Valpolicella DOC e DOCG è suddivisa, secondo il disciplinare, in tre zone ben distinte:
- La zona Classica, formata da cinque aree geografiche, racchiude l’areale di Sant’Ambrogio di Valpolicella, l’areale di San Pietro in Cariano e le valli di Fumane, Marano e Negrar.
- La zona Valpantena, comprendente l’omonima valle.
- La zona DOC Valpolicella, con i comprensori del comune di Verona e le valli di Illasi, Tramigna e Mezzane.
I vitigni utilizzati sono la Corvina, il Corvinone, la Rondinella e, in misura minore, la Molinara; per quanto riguarda l’allevamento si utilizza soprattutto la tradizionale “pergola veronese”.
I vini della denominazione sono il Valpolicella, il Valpolicella Ripasso, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella. In questa occasione sono stati degustati 3 Valpolicella Ripasso. Questa tipologia è ottenuta dal contatto del Valpolicella base sulle vinacce residue dell'Amarone per circa 15/20 giorni. Ha una maggior struttura e longevità rispetto al Valpolicella base, una maggiore alcolicità, un'acidità più bassa e una maggior rotondità, da un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche.

Concludiamo con i nomi dei 12 vini proposti in degustazione: Prosecco La Farra Brut DOCG 2014; Adami Bosco di Gica Prosecco di Valdobbiadene Brut DOCG 2014; Astoria Corderie Prosecco Valdobbiadene Superiore DOCG Extra Dry 2014; BiancaVigna Prosecco DOC Extradry 2014; Cantina Colli Euganei Prosecco DOC Extra Dry; Villa Sandi Prosecco DOC Treviso Millesimato 2014 Extra Dry; Cantina di Monteforte d'Alpone Clivus Soave Classico D.O.C. 2014; Azienda Agricola Montecrocetta Santa Giustina Soave D.O.C. 2013;  Azienda Agricola Vicentini Agostino Soave Superiore DOCG Il Casale 2013; Cesari MaraValpolicella Ripasso Superiore 2013; La Collina dei ciliegi Valpolicella Ripasso Doc 2013; Latium Morini Campo dei Ciliegi Valpolicella Ripasso 2011.

Risultato del “duello”: tutti vincitori all’insegna dei grandi vini Veneti da valorizzare e imparare a conoscere!







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