5 luglio 2015

Due Serate di Gala per Le Donne del Vino della Lombardia

Un Fuori Expo con degustazione al Devero Hotel

Con il 2 di Luglio si sono concluse le due Serate di Gala delle Donne del Vino della Lombardia, entrambe hanno riscosso un grande successo. Gli “onori di casa” sono stati fatti da Giovanna Prandini, produttrice e Delegata Regione Lombardia LE DONNE DEL VINO. Tra i presenti molti i giornalisti, tra i quali Franco Ziliani, e appartenenti all’Associazione Italiana Sommelier come il Presidente Nazionale Antonello Maietta, il Presidente Lombardia Fiorenzo Detti, la delegata di Bergamo Roberta Agnelli e la delegata di Sondrio Elia Bolandrini. Tanti, troppi i nomi da ricordare…ma i protagonisti, come sempre, sono stati i vini, i buoni vini presentati dagli stessi produttori provenienti dal Nord al Sud dell’Italia.

Un’occasione per parlare con l’altra metà del cielo che tinge la volta celeste di tutte le sfumature del rosa, compreso il rosso; rosso come la passione che queste donne mettono nella realizzazione dei loro prodotti. Donne innovative, che non hanno paura di andare tra i filari delle vigne per occuparsi di queste in prima persona.
Tanti i produttori presenti, ma diamo la precedenza ai vini cooprotagonisti della serata insieme ai loro creatori:
Fortulla rosè sia in versione ferma che spumantizzata, ottenuti da un blend di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon dell’Azienda Agrilandia di Castiglioncello in provincia di Livorno. Degna di nota la versione spumante, ultimo uscito, che regala profumi con un nerbo vigoroso che rispecchia la zona d’origine.
Verdicchio dei Castelli di Jesi, minerale e sapido, Rosso Piceno, verticale nella sua coerenza, e l’intrigante Vino di Visciola dell’Azienda Ceci Enrico.
La Santissima Franciacorta Brut Millesimato e La Santissima Franciacorta Brut Satèn dell’omonima Azienda Castello di Gussago La Santissima, prodotti eleganti e sofisticati che rispecchiano la personalità della produttrice.
Monfort Rosé Trento Doc Brut dell'azienda Cantine Monfort situata a Lavis, gradevole borgo a nord di Trento; un naso agrumato con una bella persistenza anche in bocca dove si ritrovano queste note citriche.
Brut Rosé “La Rocchetta” Metodo Classico, della Società Agricola La Rocchetta, ottenuto da uve Merlot in purezza, si presenta con un color ramato, il bouquet va dalla frutta di bosco matura alla ciliegia, coerentissimo anche in bocca dove ritroviamo quasi il gusto della melagrana.
Spumante Mucci un blend di Falanghina e Pecorino Extra Dry, dell’Azienda Mucci, dalla buona sapidità e una piacevolissima sensazione di agrume resa ancora più piacevole dal residuo zuccherino della tipologia.
Magot magia di Pinot, di Castello di Luzzano 100% Pinot nero, un metodo Charmat che fa esaltare le note fruttate del vitigno virando poi su un’inaspettata ma gradevolissima sensazione di mela verde.
Trebbiano di Lugana, dell’Azienda Sansonina, un bianco ben strutturato dove si ritrova la nota minerale e sapida data dal territorio, ma senza tralasciare le sensazioni di frutta a polpa gialla.
Madonna della Scoperta, Trebbiano di Lugana Superiore, un bouquet che ci regala note di vaniglia, frutta a polpa gialla e un tocco di mineralità e sapidità, impronta tipica del terreno; Drajibo un uvaggio di Riesling, Trebbiano di Lugana e Incrocio Manzoni, un prodotto dolce, con una buona freschezza; il bouquet è tutto improntato sui frutti tropicali, miele e albicocche disidratate, tutte note che ritroviamo all’esame gusto olfattivo. Entrambi i prodotti sono dell’Azienda Perla del Garda, che ha fatto del Turbiana il suo portabandiera.
Castello di Grumello prodotto con uve Merlot e Cabernet Sauvignon, il naso è delineato da delicate note di vaniglia e frutti di bosco, in bocca è morbido e speziato, elegante come la produttrice Cristina Kettlitz dell’azienda Castello di Grumello.
Donna Marta Rosso un taglio bordolese ottenuto da Merlot e Cabernet Sauvignon, al naso spiccano i piccoli frutti a bacca nera seguiti da note balsamiche, speziate e di macchia mediterranea; avvolgente in bocca con tannini rotondi. Presentato direttamente da Marta Mondonico dell’azienda Tenuta le Mojole.
Cristina Kettlitz e Marta Mondonico possono, a ragione, essere definite le due Signore della Valcalepio che si identificano nei loro vini che realizzano con tenacia e passione.
Se si parla di “Signore del vino lombarde” come non nominare la Signora del Groppello: Eleonora Zuliani, dell’Azienda Zuliani Emilio, che ci presenta orgogliosa il suo Chiaretto ottenuto da Groppello gentile, Marzemino, Barbera e Sangiovese, delicatissimo e piacevolissimo con sentori di watermelon e pesca bianca, bella la componente glicerica sostenuta da una buona spalla acida.
Biancamano, un Erbaluce delle Cantine Briamara, le uve sono sottoposte a criomacerazione, si sprigionano così profumi floreali e fruttati come le note agrumate e un richiamo di erba appena tagliata.
Arlandino, 100% Grignolino di Tenuta Santa Caterina, un vitigno da riscoprire; fragranza e personalità escono fuori dai canoni tradizionali e insieme al tannino delicato fanno di lui un vino camaleontico che si adatta bene a varie occasioni.
Amartè Piemonte Albarossa, dell’Azienda Cossetti; l’Albarossa è un vitigno ottenuto dall’incrocio di Nebbiolo e Barbera, il vino ha sentori di frutti rossi, una leggera speziatura e una bella freschezza.
Scrapona Moscato d'Asti, il profumo è aromatico intenso e persistente con note di agrumi, miele, tiglio, pesca, fiori d’arancio e quella tipica di salvia sclarea.
Il sapore dolce è sorretto da una buona freschezza. Pineto Brachetto d'Acqui il bouquet va dalla rosa al geranio, dai frutti rossi, come more, lamponi, fragole e ciliegie, al muschio, anche qui il tutto è sorretto da una bella freschezza. Entrambi i prodotti sono dell’Azienda Marenco storica cantina situata nel comune di Strevi.
Chianti Gran Selezione, Castello di Quercieto, un Sangiovese in tutta la sua eleganza, tannini vellutati e un frutto che vira poi su note terziarie. Della stessa azienda troviamo il QueRceto Romantic, un vino, nato dall'incontro di tre uve, Petit Verdot, Merlot e Syrah,
provenienti da 3 vigne diverse piantate tutte nel 2003, che vuole celebrare uno speciale evento della mitologia. Un vino ancora indomato a causa della sua giovane età, ma che di sicuro regalerà grandi piaceri nel giro di qualche anno.

Rosso di Montalcino, Cinelli Colombini, anche qui troviamo un Sangiovese in purezza, ma con il nerbo e l’impeto della sua gioventù nonostante sia un 2012. Il frutto qui è ancora imperante e troviamo quello che i toscanacci definiscono “l’ignoranza del Sangiovese”, un vitigno che deve essere conosciuto per poterlo apprezzare in tutte le sue declinazioni.

In queste due serate di Gala erano in degustazione i prodotti di Fratelli Beretta, sponsor di Expo 2015, del Caseificio Taddei (11/6) e Scuola alti formaggi (2/7).

Tanto ancora ci sarebbe da dire e da raccontare, ma per il momento mi limito a ricordare le ultime due cene: il 9 luglio al RISTORANTE LA LOCANDA DEI BECCARIA in OLTREPÒ (€ 50,00) e il 16 luglio al RISTORANTE CROCE BIANCA a VESTONE in provincia di Brescia (€ 40,00). Ad un menù del territorio saranno abbinati i vini delle socie produttrici di tutta Italia a un prezzo fisso, dove sicuramente ci sarà da divertirsi perché ognuno si potrà scegliere il proprio vino e giocare con tutti gli assaggi possibili!





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