B.A.T., Birrificio Artigianale Toscano, nasce dall’idea
di tre amici, tutti residenti a Montescudaio, di voler produrre una birra artigianale
che facesse bella mostra sulle tavole dei ristoranti e che potesse essere una
valida scelta ai molteplici vini di cui la Costa degli Etruschi è ricca.
Non un prodotto leggero e semplice, come la maggior
parte di quelli presenti, ma una birra con una sua complessità gusto-olfattiva,
che riempia la bocca e che si abbini bene alla cucina Toscana; una Birra che si
possa comportare come un vino.
Nicola Parrini e Luca Sabatini, entrambi Sommelier
Ais, passano così da homebrew a produttori di birra artigianale. Vittorio
Cotronei, il terzo socio, fino conoscitore di questo prodotto, si è aggiunto
solo in secondo momento quando ha visto, davanti alla propria casa, che si
stava realizzando un birrificio.
Dalla loro esperienza nascono all’inizio le prime tre
birre: Càrma, Tegola e Ticcia.
Càrma dal colore oro carico e con un bouquet quasi esotico.
La caratteristica è che il lievito usato è quello del Gewürztraminer e proprio
gewürz (speziato) è la caratteristica del suo naso. Il bouquet è articolato e
passa da note esotiche di papaia, pepe bianco e note iodate. In bocca è
avvolgente e il delicato retrogusto amaro va quasi a contrastare la morbidezza
presente. Si abbina perfettamente ad antipasti, preparazioni elaborate a base
di pesce, carni bianchi e formaggi mediamente stagionati.
Tegola, la rossa della famiglia, con cappello di schiuma
color panna. Portandola al naso si sprigionano note fruttate e agrumate, ben
riconoscibili sono arancio e chinotto. Si accosta bene ai salumi e agli
antipasti della tradizione; le carni rosse, ricche di succulenza si sposano
perfettamente con questa birra. Grazie alla sua versatilità si può considerare
una birra da tutto pasto.
Ticcia la scura con cappello color crema. Le note tostate la
fanno da padrone, caffè, caramelle mou, cioccolato, ma ritroviamo anche
rabarbaro e liquirizia. Una birra scura ma di facile beva; la dolcezza di una
“bionda” mascherata con i colori intriganti di una “scura”. L’amaro dei luppoli è nascosto dalle morbidezze, possiamo tentare
anche abbinamenti con piatti a base di selvaggina e dolci a base di cioccolato
e caffè.
Le ultime birre a entrare nella ”famiglia” Bat sono:
Bat doubleW una birra ambrata con una rifermentazione in
bottiglia, lo stesso metodo che ritroviamo per la produzione dello spumante
metodo classico, ma senza sboccatura finale. Una birra fresca e “facile” da
gustare, magari in una coppa, come gli spumanti dolci. Note fresche di fiori
bianchi e agrumi la rendono piacevole in accostamento con i dolci. Si deve far
attenzione al servizio: a chi non piacciono i lieviti nel bicchiere la deve
versare in maniera delicata.
Bat’s ex-port
una birra dove la CO2 è quasi
completamente assente. La sua caratteristica è avere un 5% di Porto, tra i suoi
ingredienti, e un affinamento di almeno sei mesi in bottiglia. Il gusto ci
riporta quasi a un Porto secco, con note di confettura di mirtilli, cassis e
profumi terziari di evoluzione, come cuoio e tabacco. L’alcol è importante e la
PAI (Persistenza aromatica intensa) è lunghissima. Ottimo l’abbinamento con le
praline di cioccolato, ma da provare anche con il foie gras.
L’ultimo prodotto di casa, Cinghi-ale è una birra “giovane”. Un gioco di parole e suoni “cinghi”, come cinghiale, e “Ale” nome con cui s’indentificano le
birre ad alta fermentazione che si contrappongo alle lager, birre a bassa fermentazione. Si presenta con un bel cappello
di schiuma bianco e abbastanza persistente. Il bouquet è agrumato con leggere
sfumature di fieno secco e tiglio; il sentore di luppolo è presente, ma non
invadente. L’entrata in bocca è avvolgente e si percepisce una bella acidità;
si ritrovano le sensazioni agrumate con amaro finale decisamente delicato. Si
abbina perfettamente ad antipasti, pesce, carni bianchi e verdure.
Riserva dei
fondatori già dal nome il richiamo al
mondo vinicolo è evidente. Una birra da invecchiamento, prodotta in quantità
limitata e affinata per un anno in bottiglia. Nel bicchiere si presenta ambrata
dal profumo variegato e complesso, si abbina perfettamente a piatti importanti
e ricercati.
Una gamma di birre variegata per tutti i gusti e per
tutti i piatti dall’antipasto al dolce e dove il distillato può essere
benissimo sostituito dalla Bat’s ex-port.
Infine un’affermazione di Luca Sabatini: “Il luppolo sta’ alla birra come il legno
sta’ al vino”. Ovvero sarebbe facile usare il luppolo, che dà il
caratteristico aroma amaro alla birra, per mascherare delle birre comuni, più
difficile è dosare questo ingrediente in modo che non prevarichi sugli altri.
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