2 marzo 2014

B.A.T. UN BIRRIFICIO A MONTESCUDAIO

B.A.T., Birrificio Artigianale Toscano, nasce dall’idea di tre amici, tutti residenti a Montescudaio, di voler produrre una birra artigianale che facesse bella mostra sulle tavole dei ristoranti e che potesse essere una valida scelta ai molteplici vini di cui la Costa degli Etruschi è ricca.
Non un prodotto leggero e semplice, come la maggior parte di quelli presenti, ma una birra con una sua complessità gusto-olfattiva, che riempia la bocca e che si abbini bene alla cucina Toscana; una Birra che si possa comportare come un vino.
Nicola Parrini e Luca Sabatini, entrambi Sommelier Ais, passano così da homebrew a produttori di birra artigianale. Vittorio Cotronei, il terzo socio, fino conoscitore di questo prodotto, si è aggiunto solo in secondo momento quando ha visto, davanti alla propria casa, che si stava realizzando un birrificio.

Dalla loro esperienza nascono all’inizio le prime tre birre: Càrma, Tegola e Ticcia.
Càrma dal colore oro carico e con un bouquet quasi esotico. La caratteristica è che il lievito usato è quello del Gewürztraminer e proprio gewürz (speziato) è la caratteristica del suo naso. Il bouquet è articolato e passa da note esotiche di papaia, pepe bianco e note iodate. In bocca è avvolgente e il delicato retrogusto amaro va quasi a contrastare la morbidezza presente. Si abbina perfettamente ad antipasti, preparazioni elaborate a base di pesce, carni bianchi e formaggi mediamente stagionati.
Tegola, la rossa della famiglia, con cappello di schiuma color panna. Portandola al naso si sprigionano note fruttate e agrumate, ben riconoscibili sono arancio e chinotto. Si accosta bene ai salumi e agli antipasti della tradizione; le carni rosse, ricche di succulenza si sposano perfettamente con questa birra. Grazie alla sua versatilità si può considerare una birra da tutto pasto.
Ticcia la scura con cappello color crema. Le note tostate la fanno da padrone, caffè, caramelle mou, cioccolato, ma ritroviamo anche rabarbaro e liquirizia. Una birra scura ma di facile beva; la dolcezza di una “bionda” mascherata con i colori intriganti di una “scura”. L’amaro dei luppoli è nascosto dalle morbidezze, possiamo tentare anche abbinamenti con piatti a base di selvaggina e dolci a base di cioccolato e caffè.
Le ultime birre a entrare nella ”famiglia” Bat sono:
Bat doubleW una birra ambrata con una rifermentazione in bottiglia, lo stesso metodo che ritroviamo per la produzione dello spumante metodo classico, ma senza sboccatura finale. Una birra fresca e “facile” da gustare, magari in una coppa, come gli spumanti dolci. Note fresche di fiori bianchi e agrumi la rendono piacevole in accostamento con i dolci. Si deve far attenzione al servizio: a chi non piacciono i lieviti nel bicchiere la deve versare in maniera delicata.
Bat’s ex-port una birra dove la CO2 è quasi completamente assente. La sua caratteristica è avere un 5% di Porto, tra i suoi ingredienti, e un affinamento di almeno sei mesi in bottiglia. Il gusto ci riporta quasi a un Porto secco, con note di confettura di mirtilli, cassis e profumi terziari di evoluzione, come cuoio e tabacco. L’alcol è importante e la PAI (Persistenza aromatica intensa) è lunghissima. Ottimo l’abbinamento con le praline di cioccolato, ma da provare anche con il foie gras.
L’ultimo prodotto di casa, Cinghi-ale è una birra “giovane”. Un gioco di parole e suoni “cinghi”, come cinghiale, e “Ale” nome con cui s’indentificano le birre ad alta fermentazione che si contrappongo alle lager, birre a bassa fermentazione. Si presenta con un bel cappello di schiuma bianco e abbastanza persistente. Il bouquet è agrumato con leggere sfumature di fieno secco e tiglio; il sentore di luppolo è presente, ma non invadente. L’entrata in bocca è avvolgente e si percepisce una bella acidità; si ritrovano le sensazioni agrumate con amaro finale decisamente delicato. Si abbina perfettamente ad antipasti, pesce, carni bianchi e verdure.
Riserva dei fondatori già dal nome il richiamo al mondo vinicolo è evidente. Una birra da invecchiamento, prodotta in quantità limitata e affinata per un anno in bottiglia. Nel bicchiere si presenta ambrata dal profumo variegato e complesso, si abbina perfettamente a piatti importanti e ricercati.  
Una gamma di birre variegata per tutti i gusti e per tutti i piatti dall’antipasto al dolce e dove il distillato può essere benissimo sostituito dalla Bat’s ex-port.
Infine un’affermazione di Luca Sabatini: “Il luppolo sta’ alla birra come il legno sta’ al vino”. Ovvero sarebbe facile usare il luppolo, che dà il caratteristico aroma amaro alla birra, per mascherare delle birre comuni, più difficile è dosare questo ingrediente in modo che non prevarichi sugli altri.


(Pubblicato su BolgheriNews settembre 2012)

Nessun commento:

Posta un commento